L'Inizio:..........Oggetti da Marciapiede..................

 

Provo un gusto sottile nel prelevare oggetti lasciati sul marciapiede in attesa che l’AMSA li porti via.

Un piacere privato nell'individuare tra queste povere cose ormai senza scopo e dignità, quell’oggetto che nella mia fantasia, da subito, diventa  nuovo e capace di suscitare ancora  qualche desiderio od emozione.

I miei occhi gli inventano nuovi colori, le  dita  l’accarezzano quasi a consolarlo, e  si muovono come a strizzare un tubetto di colla, una vernice.

La  fantasia galoppa nella ricerca di altri oggetti e ornamenti coi quali abbellirlo e trasformarlo in una nuova cosa.

I miei sensi fibrillano pensando al risultato finale.

Ed allora lo prendo, lo porto nella mia tana e gli parlo come ad un cucciolo spaventato mentre lo ripulisco a fondo.  Non deve restare traccia del suo passato, non deve restare in esso il ricordo e il dolore dell’inutilità e del rifiuto.

Deve prepararsi a risorgere.

                                                                      E l’AMSA ringrazia.